OLTRECONFINE UNGARETTI
Progetto finanziato dalla Regione Friuli nell’ambito del bando dedicato a Ungaretti
Progetto inserito nelle manifestazioni di Go!2025
Comune capofila del progetto: Sagrado
OLTRECONFINE UNGARETTI è un progetto culturale transfrontaliero tra le comunità di lingua italiana e di lingua slovena, sulla creazione di una memoria e un immaginario storico, culturale e paesaggistico condiviso, con l’intenzione di indagare, raccogliere e raccontare in forma teatrale la vicenda umana e poetica di Giuseppe Ungaretti nel periodo 1914-1919 per come si evolve attraverso la terribile esperienza della Grande Guerra, a partire dalle liriche che il poeta scrive in territori che oggi appartengono al Friuli Venezia Giulia e alla vicina Slovenia.
Tale vicenda verrà colta nella relazione con il contesto umano del vissuto delle popolazioni, il contesto fluido di un confine storico culturale e linguistico che si sposta, e no, nei vari momenti bellici e con stretto riferimento ai paesaggi dei siti individuati. Proprio le indicazioni che il poeta ci fornisce sui siti dov’è stata probabilmente concepita e scritta ognuna delle liriche, sono state le linee guida per l’individuazione oltre al soggetto capofila, il Comune di Sagrado, dei Comuni di Campolongo Tapogliano, Doberdò del Lago, Mariano del Friuli, Romans d’Isonzo, Santa Maria la Longa e Savogna d’Isonzo e il Gruppo Speleologico Carsico in qualità di partner e i Comuni di Gorizia e Nova Gorica nell’ambito degli eventi di “GO!2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025”.
Intendiamo il termine ‘transfrontaliero’ non tanto riguardo la linea di frontiera tra Italia e Slovenia, quanto quella frontiera culturale che, considerando anche le minoranze linguistiche, attraversa le comunità friulane/isontine e slovene.
Gli obiettivi del progetto sono:
1.individuare elementi biografici di Ungaretti e alcune delle liriche più emblematiche del periodo, per una riflessione sui sensi e significati della visione mutante dell’uomo e del poeta rapportata all’immaginario collettivo che si è depositato in termini di conoscenza, di leggenda o mito nelle singole comunità partecipanti al progetto
2.raccogliere elementi emblematici del contesto umano, storico, culturale e paesaggistico quale panorama e ambiente nel quale si viene a collocare la vicenda dell’uomo e poeta
3.elaborare gli elementi e le riflessioni di cui sopra nella stesura di un unico testo drammatico, misto in lingua italiana e slovena, il quale costituirà la base per le prove di uno spettacolo teatrale corale con attori e musica, cantata o suonata dal vivo, aperto alla partecipazione anche di ragazzi e ragazzi d’età dagli 11 anni, che verrà realizzato all’aperto nei siti e sui percorsi individuati
4.contribuire, grazie alla poesia e al teatro, alla creazione di una coscienza e di una cultura europea storica dei territori volte al superamento di un’eredità interna, anche pesante, di contrasti, di conflitti e dell’idea stessa di un confine sia esso geografico, politico ma anche culturale e linguistico
5.produrre una sintesi dei contenuti espressi lungo il percorso del progetto con materiali digitali anche di carattere didattico rivolti ad adulti ma anche alle scuole per ragazzi e ragazze d’età dagli 11 anni, quale strumento concreto di consegna di una memoria e una riflessione attive per la costruzione di una coscienza comune contemporanea incentrata sui valori del dialogo, dei diritti, della solidarietà, della pace e dell’integrazione nella forza delle diversità linguistiche e culturali.
L’idea di fondo nella realizzazione del progetto è la costruzione di un processo partecipato a partire dai singoli Comuni e le singole comunità, secondo un principio di democrazia della storia e della letteratura, crescente dal basso, coinvolgendo cittadini, associazioni e valorizzando gli esperti locali di storia e letteratura e poeti, secondo un percorso a fasi.
Tutto il lavoro svolto nelle singole comunità confluisce nel gruppo teatrale e musicale per la preparazione dello spettacolo teatrale bilingue inteso come patrimonio comune delle comunità da restituirsi alle singole comunità.
Un momento intermedio importante del percorso progettuale sarà costituito dalle serate letterarie, una in ogni Comune. Quello sarà il momento decisivo, aperto alla cittadinanza, di raccordo e sintesi tra direzione di progetto, relazioni degli esperti locali, contributi di associazioni e di singoli cittadini. Un passaggio essenziale di messa fuoco e raccolta dei contenuti del progetto che verranno poi elaborati nella scrittura drammaturgica e nelle prove per la realizzazione di uno spettacolo teatrale in ogni singolo Comune in stretta relazione con l’ambiente storico e naturale.
Lo spettacolo bilingue è l’apice, il cuore del progetto. Verrà realizzato all’aperto nella forma corale di una processione laica, quindi un cammino degli attori e degli spettatori insieme, con alcuni stazionamenti in siti particolarmente significativi dal punto di vista storico e paesaggistico. La rappresentazione si svolgerà di giorno in modo da valorizzare pienamente, in termini di contenuto, il rapporto tra l’uomo/poeta e l’ambiente/natura, senza necessità di luci da teatro.
La rappresentazione non avrà il carattere di una rievocazione storica, gli attori/attrici avranno come costume abiti contemporanei a segnalare il carattere contemporaneo/universale dei significati e la recitazione sarà fortemente evocativa, basata sulla gestualità, la mimica e gli stati d’animo senza utilizzo di oggetti se non evocati in quanto mimati. La scenografia sarà costituita dal paesaggio, non serve altro. Il gruppo di attori/attrici di Oltreconfine, diretto dal regista Francesco Accomando, sarà costituito da due attori/attrici professionisti, uno/una di lingua italiana e uno/una di lingua slovena, d’età over 60, uniti ad un gruppo di 12/20 attori/attrici, d’età 25-75 anni, non professionisti.
Di questi ultimi esiste già un nucleo di lingua italiana di una dozzina di persone, un gruppo affiatato e già allenato, il quale ha avuto una esperienza pluriennale su una forma di spettacolo di questa tipo. Verrà svolta un’opera di contatti e relazione per ampliare il gruppo con cittadini, praticanti del teatro o anche alla prima esperienza, dei Comuni partecipanti e soprattutto di lingua slovena.
Infine, attraverso i Comuni, le associazioni, le biblioteche e il contatto con le scuole dei territori, si cercherà di individuare ragazzi/ragazze e giovani d’età 11-25 anni.
Sempre riguardo allo spettacolo, un ultimo elemento, non meno importante, sarà la musica dal vivo che accompagnerà il cammino teatrale attraverso la collaborazione con bande musicali, corali o anche singoli musicisti e cantanti. Si potranno coinvolgere solo musicisti che suonano uno strumento portatile. La musica ha una funzione di rinforzo di atmosfere, situazioni e stati d’animo, senza limiti rispetto ai generi e non sarà una musica originale composta per l’occasione: sarà piuttosto interessante far riferimento ad un repertorio già esistente e patrimonio musicale di quella specifica comunità. I gruppi musicali o i singoli musicisti saranno diversi per ogni rappresentazione e pertanto anche le musiche dello spettacolo potranno cambiare a seconda del Comune nel quale ci si trova.